Il gatto Persiano

Il gatto Persiano

Il carattere
Dolce e affettuoso, morbosamente attaccato al suo padrone e alla casa, il gatto Persiano è sicuramente quello che più si adatta alla vita da appartamento. Il suo carattere è tranquillo e sornione (è spesso definito pigro e flemmatico), è capace di passare ore accucciato nel suo angolino preferito, ma stimolato al gioco può diventare un abile ginnasta, anche se sicuramente preferisce accoccolarsi su morbidi cuscini… ama essere vezzeggiato e accarezzato e accetta ogni tipo di coccola. Grazie al suo carattere docile e tranquillo, si adatta molto bene ai viaggi in macchina, e al cambiare di casa durante le vacanze. Va d’accordo anche con i cani e altre razze di gatti, dei quali diventa compagno inseparabile. In genere, il persiano miagola poco e con voce sommessa. Rispetto ad altre razze, si adatta più facilmente a stare solo, anche se apprezza la presenza di un altro gatto. Adora sdraiarsi al sole…

Consigli e cure
Di per sé, il nostro amico gatto è un meticoloso nel curare la propria immagine. A questo scopo la natura lo ha dotato di una lingua con tanti piccoli uncini, duri e rivolti all’indietro, che svolgono un’azione abrasiva e quindi idonea a rimuovere le impurità e il pelo morto, nonché a riattivare la circolazione sanguigna. Ma a volte tutto ciò non basta, quindi interveniamo noi. Per il suo lungo e folto mantello, il persiano è un gatto che richiede una manutenzione particolare. La pelliccia deve essere spazzolata tutti i giorni, perchè il pelo non può rischiare di infeltrire o annodarsi, pena la drastica rimozione dei nodi a colpi di forbice. Per questo il gatto deve essere abituato al pettine e alla spazzola fin da piccolo (è particolarmente indicato un pettine a maglie larghe). Allo scopo si può iniziare simulando il gioco e, soprattutto, pettinarlo nelle zone che sicuramente gli procureranno piacere come la testa e il collo. Ben presto lo si abituerà a questo rituale, che non verrà più vissuto come un momento doloroso e da evitare ma come una piacevole parentesi da trascorrere insieme.
Durante il periodo della muta la rimozione dei nodi si rende ancor più necessaria, per evitare che la loro ingestione porti alla formazione di pericolose palle di pelo (o tricobezoari) che possono provocare occlusioni intestinali. Anche il bagno è un momento importante per il persiano, che vi si deve abituare fin da piccolo, ed è necessario utilizzare prodotti specifici particolarmente adatti alla lunghezza, alla struttura e alla tessitura del pelo.Storia
Il persiano discende da razze di gatti a pelo lungo che vivevano in Turchia, in Afghanistan e in Persia (l’attuale Iran). Le prime notizie su questi gatti risalgono al 1500, e ci vengono dall’esploratore e studioso Pietro Della Valle, che nei suoi appunti di viaggio in oriente descrive dei gatti dal pelo lungo che vivono nella provincia persiana di Chorazam.
Nel 1871, al Crystal Palace di Londra fu organizzata la prima mostra felina della storia. L’esibizione ebbe un enorme successo e, fra le 170 razze partecipanti, il gatto Persiano (allora ancora una grande novità) spiccò fra tutti, aggiudicandosi molti premi. Numerosi visitatori furono colpiti dalla maestosità di questo gatto, specialmente gli ospiti più prestigiosi. La visitatrice più importante, la regina Vittoria, ne comprò addirittura due per tenerli con sé. Questo evento determinò un enorme successo del Persiano nei salotti dell’alta aristocrazia inglese e in tutta l’alta società europea. Ogni famiglia dell’epoca possedeva almeno uno di questi gatti, divenuti uno status-symbol della mondanità. La moda del Persiano sbarcò anche in America, dove si cominciarono ad organizzare mostre feline dopo il successo di quella di Crystal Palace. Ed è proprio in America che il Persiano raggiunge il massimo della popolarità, sia tra gli allevatori sia tra il pubblico… ed è principalmente merito degli allevatori americani se la razza persiana ha raggiunto gli alti livelli di selezione odierni.

IL Gatto europeo

E’ definito il “gatto per eccellenza” ma c’è chi lo chiama anche il “gatto più gatto”. In effetti, se pensiamo ad un micio ci viene in mente per forza lui: la testolina rotonda, il corpo compatto, gli occhi grandi e leggermente obliqui, la coda che si assottiglia in punta. E’ il gatto di razza Europea, il comune gatto domestico.

Il gatto europeo, contrariamente a quanto si crede, è una razza ben precisa, il cui standard fu definito solamente il 1° gennaio 1983 quando venne riconosciuto a livello internazionale.
Purtroppo in Italia, viene ancora considerato parente stretto del gatto randagio, soriano o di casa e non come un gatto di razza selezionato e con tanto di pedigrèe.
La selezione del gatto europeo è stato ed è un lavoro difficile proprio perchè i primi soggetti sono stati scelti da un gruppo di gatti liberi e dunque diversi non solo per morfologia, ma anche per struttura e colori.
Dopo anni di lavoro oggi possiamo ben vantare soggetti che anche all’occhio del profano appare ben evidente la differenza fra il gatto di casa e l’europeo.
E’ una delle razze più antiche, di cui si trovano descrizioni già in alcuni documenti dell’ XI secolo. Tutte le razze, anche le più nobili, discendono proprio dall’europeo.

IL GATTO SIAMESE

Il Gatto Siamese è particolarmente attivo e intelligente è considerato il più addestrabile dei gatti (non è raro vederlo accompagnare al guinzaglio il padrone).
Il pelo è sottile, ben aderente al corpo,corto e brillante. Il colore del corpo è più chiaro rispetto a quello delle marche nei colori blue point, chocolate point, lilla point, seal point.
Il Siamese, il più nobile dei gatti, regale nelle movenze è anche un gatto di grande compagnia, facilmente addestrabile. Occhi color zaffiro, punte colorate scure sulla maschera, orecchie, coda e zampe caratterizzano la sua bellezza.

Il Siamese è un gatto di rara sensibilità e fedeltà in grado di dare ma anche di pretendere affetto in modo del tutto esclusivo e possessivo. Ama il suo padrone, lo segue dappertutto e gli testimonia i suoi sentimenti in ogni momento. E’ estroverso e molto comunicativo, dal temperamento esuberante e vivace. E’ particolarmente attivo e intelligente ed è considerato il più addestrabile dei gatti (non è raro vederlo accompagnare al guinzaglio il padrone). E’ morbosamente e prepotentemente affettuoso e adora essere coccolato, ma nonostante questo non è un gatto adatto a tutti.